La vita scandalosa di Frank

La vita scandalosa di Frank

orge, droghe e molto altro

La carriera musicale di Frank Zappa nascondeva un lato trasgressivo meno noto al grande pubblico. Dietro la facciata del compositore avantgarde si celava un uomo dalla vita sregolata e amante degli eccessi.

Fin dai primi anni ’60 Frank Zappa aveva fama di donnaiolo impenitente. Groupies e amanti occasionali non si contavano, e le sue tournée erano costellate di festini a base di sesso, alcool e droghe. Lui stesso ammise in varie interviste di aver fatto uso di marijuana, cocaina e perfino mescalina.

Presso la sua villa di Laurel Canyon, nota come “Utility Muffin Research Kitchen”, si tenevano feste che ben presto degeneravano in vere e proprie orge. Zappa non faceva nulla per nasconderlo, anzi se ne vantava. Per lui era una forma di protesta contro la rigidità della società americana.

La trasgressione di Zappa non risparmiava nemmeno le sue copertine discografiche. Quella dell’album We’re Only in It for the Money venne censurata per oscenità. Lo stesso destino capitò al film 200 Motels, con scene di nudo esplicite e riferimenti al sadomaso.

Zappa portò il suo messaggio controcultura anche in altri ambiti. Durante un concerto in Italia definì il Papa “un fascista medievale”, suscitando indignazione. Attaccò spesso le femministe, accusandole di odiare gli uomini. Insomma, un personaggio senza peli sulla lingua.

La vita sregolata di Zappa è parte integrante della sua arte. Solo un artista completamente libero poteva comporre capolavori innovativi e anticonvenzionali come gli snaturati e geniali brani della sua sterminata discografia.

Foto by Taber Andrew BainCC BY NC SA 2.0

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