Nel 1968, ospite del programma televisivo di Joe Pyne, noto per il suo stile aggressivo, Zappa mise in difficoltà il presentatore rispondendo con nonchalance provocatoria alle domande più scomode su presunti significati osceni delle sue canzoni.
Nel 1971 al David Frost Show, Zappa attaccò senza peli sulla lingua l’ipocrisia della società americana, citando il caso di alcuni politici coinvolti in scandali sessuali. La sua schiettezza fece scalpore.
In un’intervista del 1974 con la rivista Circus, Zappa parlò apertamente di come il consumo di droghe avesse ispirato alcune sue composizioni. Ammise anche di aver provato per un periodo l’LSD.
Nella famosa intervista del 1978 con Playboy, oltre a descrivere dettagliatamente la promiscuità delle groupie nell’ambiente rock, Zappa criticò il puritanesimo delle femministe, suscitando numerose polemiche.
Ospite nel 1982 del programma televisivo Night Flight, Zappa rivendicò con forza il diritto degli artisti ad esprimersi liberamente su qualsiasi argomento, anche a costo di urtare la sensibilità altrui.
Persino nell’ultima intervista del 1993, già malato terminale, non risparmiò critiche sarcastiche all’industria musicale, denunciandone ancora una volta piaggeria e superficialità.
Le interviste restano una testimonianza impagabile della personalità anticonformista, provocatoria ma anche sorprendentemente coerente di Zappa.
Foto by Sadko, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
