Don Van Vliet, in arte Captain Beefheart, è stato una delle figure chiave nella carriera di Frank Zappa. Entrambi accomunati da una visione anticonformista dell’arte.
Il loro sodalizio iniziò a metà anni ’60, quando Frank produsse il primo album dei Captain Beefheart and his Magic Band, dal sound blues sperimentale.
Ma l’apice arrivò nel 1969 con “Trout Mask Replica”, considerato un capolavoro avant-garde. Frank diede carta bianca al genio e all’eccentricità compositiva di Beefheart.
Non mancarono momenti di tensione, data la personalità egocentrica di Beefheart, che mal tollerava l’autoritarismo di Frank. Tuttavia il rispetto artistico era reciproco.
Negli anni ’70 i due unirono di nuovo le forze in “Bongo Fury” del 1975, con composizioni bizzarre, testi surreali e jam session strumentali.
Pur con i loro caratteri agli opposti, Frank e Beefheart si riconoscevano come anime affini, unite dal desiderio di sovvertire le regole della musica. Un sodalizio tra due geni incompresi.